venerdì 27 giugno 2008

"IO INVECE DA DOMANI MI PRENDO UNA MALATTIA..."
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Mattina all'insegna del tema "lavoro e malattia". Tema serio, importante, punto nodale di qualunque discussione sui diritti dei lavoratori. E poi la malattia ha a che fare con il dolore, e il dolore con la sofferenza, e da ciò scaturiscono riflessioni profonde, che investono molteplici sfere della vita individuale e collettiva.
Appena sveglio sfoglio le varie news sulla rete e nella rubrica "Strano ma vero" del portale Tiscali leggo una storia di ordinario raccapriccio italiano. La storia, cioè, di un impiegato della Regione Sardegna che dal 2004 è in stato di malattia e quindi assente giustificato dal suo posto di lavoro. Povero Cristo, ho pensato di primo acchito, chissà che brutto tumore lo sta lentamente distruggendo. E invece no, mi sbagliavo! Leggendo avanti ho scoperto che il tumore è proprio lui, visto che in questi quattro anni, anzichè curarsi e stare a letto per non affaticare l'organismo ufficialmente provato, si è laureato (un plauso alla sete di cultura!) e si è candidato alle ultime politiche, non disdegnando, tra l'altro, di impegnarsi in un'attiva campagna elettorale.
Finalmente, seppure dopo quattro anni, qualcuno in regione s'è accorto dell'incongruenza e ha deciso di denunciarlo. Quattro anni!!!!! Mi domando: era talmente incapace e insignificante che nessuno ha notato la sua assenza, oppure nessuno ha voluto vederla, quest'assenza, chiudendosi entrambi gli occhi?
E vogliamo parlare dei medici curanti? Credo che siano loro una delle vere metastasi di questo paese (altro che giudici, come vorrebbe dare ad intendere il Cavaliere!). Che comincino anche loro a pagare con il reato di frode la facilità con cui firmano certificati fasulli! Ho visto gente (sia nel pubblico che nel privato, e sottolineo nel privato) che, a furia di certificati medici, lavora un giorno sì e due no, e poi la si incontra rilassata per strada a cazzeggiare con i pargoli o tra gli scaffali del supermercato, impegnati a vagliare i prodotti in offerta e pronti a lamentarsi per lo scarso potere d'acquisto, "nonostante si lavori tutto il giorno"!.
Nell'ultima discussione con alcuni "compagni" sindacalisti, ho fatto presente che pur essendo MOLTO MA MOLTO PIU' A SINISTRA DI LORO NON TOLLERO I PARASSITI. Mi hanno risposto che tra lavoratori bisogna essere solidali.
Tra lavoratori, appunto, non tra lavoratori e fannulloni...
Ad ogni modo, vi racconto l'epilogo. Ho incontrato poco fa un amico all'ufficio postale. Gli racconto che in questo periodo mi sto riposando, dopo gli ultimi cinque mesi di lavoro massacrante, ma che poichè, appunto, non sto lavorando non sto neanche guadagnando. Mi dispiace per te, mi dice! Io invece da domani "mi prendo un paio di settimane di malattia, sono un po' stressato e non voglio consumarmi adesso le ferie".
Che sono pagate, come la sua malattia....

lunedì 2 giugno 2008

Comunicato
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Anita Kravos
protagonista del cortometraggio
"Dove ci porta la corrente"
ha vinto il premio per la migliore interpretazione femminile
al festival internazionale di cortometraggi
"La cittadella del corto" di Trevignano Romano

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