venerdì 28 marzo 2008

L'apologia del caos
-struttura dissipative e biopolitica-
di Fabio Baccelliere
(articolo integrale di prossima pubblicazione, pubblico per ora una brevissima introduzione)
"In natura i sistemi isolati sono solo un'astrazione o casi particolari, mentre la regola è quella di sistemi aperti che scambiano energia con i sistemi limitrofi e grazie a questo sono in costante evoluzione. In natura, appunto. Le società umane attuali, invece, sono sistemi del tutto in-naturali, solidamente strutturati sui principi di una cultura (cultura della classe economicamente dominante) ormai avulsa dal proprio fondamento di natura. La fisica "socio-economica", pertanto, presenta caratteristiche perturbate artificialmente, modificate chirurgicamente da un Potere, Solido e Mercuriale allo stesso tempo, che funge da Motore Immobile aristotelico, ossessionato dall'obiettivo di definire/imporre una volta per tutte un modello statico, meccanicistico e immodificabile del mondo e della storia umana. In cui il movimento è apparente. In cui l'evoluzione è illusoria. In cui lo scambio è autoreferenziale. La simbolica sociale langue, di conseguenza, nella perpetuazione del moderno "Senex Aeternus": espunto il Puer, bandisce il caso, l'imprevedibile, il liquido, il furor creativo: in una parola, la VITA. Non resta che riscrivere la dinamica umana partendo dall'alfabeto del caos, imponendo la destrutturazione del linguaggio antico e insignificante, per ricostituire l'umanità come struttura fisica di tipo dissipativo, attraversata da energie e lingue multivettoriali, e imporre una volta per tutte una rivoluzionaria biopolitica del Puer sulla vetero-politica del Senex.

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